giovedì 30 aprile 2020

STEP #12 : Le fonderie nella metà del 1500

Ciao e bentornati nel mio blog!

Questa mattina parleremo della centralità del verbo fondere nel periodo moderno (1500-1600) e vi  mostrerò le immagini di fonderie e altiforni del XVI secolo che ben rappresentano il verbo protagonista del blog.

Queste immagini che poi andremo a discutere fanno parte di un trattato del mineralogista Georg Agricola. Si tratta del "De re metallica", una delle più importanti opere riguardante l'arte della metallurgia e dell'attività mineraria.

Forno per la produzione di ferro o acciaio, De re metallica, Agricola, 1556
Questa è la prima xilografia che vi mostro, e si tratta di un forno per la produzione di metalli, quali il ferro e l'acciaio. È un particolare tipo di forno, infatti si parla di un forno a manica o cubilotto, cioè un forno a struttura verticale, in cui il metallo fuso è spillato dal basso e si versa nella forma generalmente interrata.

Adesso invece andiamo a vedere uno degli strumenti più utili nelle fonderie e nei forni, il mantice.

Mantici per il soffiaggio di un forno, 1556

Anche questa immagine rappresenta un forno del 1556, ma diverso rispetto al precedente, e ci mostra uno strumento indispensabile per i forni. Il mantice produce un soffio d'aria che alimenta il fuoco dei forni o delle fucine.

Siamo giunti alla conclusione di questo post, ci vediamo alla prossima pubblicazione!

venerdì 24 aprile 2020

STEP #11 : La fusione dei genomi

Bentornati su questo blog!

Oggi andremo a parlare del brutto periodo che sta attraversando il mondo : la pandemia da COVID-19, un virus che si diffonde con una velocità incredibile. La modalità di trasmissione è così rapida e impercettibile che una volta diffuso è molto complicato fermarlo.

In questo post, però, andremo a parlare della teoria elaborata da alcuni dei migliori scienziati e professori universitari. Questa teoria afferma che il COVID-19 possa aver compiuto il salto dall'animale all'uomo molto prima della recente individuazione del virus a Wuhan, in Cina.

Si parla di una fusione tra due genomi : infatti originariamente si credeva che il virus arrivasse dai pipistrelli, ma è stato mostrato che il virus del pipistrello non può infettare l'uomo a causa di una proteina. Questa proteina è però stata trovata in seguito nei pangolini malesi. Da qui l'ipotesi degli scienziati secondo cui si siano fusi i genomi dei pipistrelli con quelli del pangolino. Da lì in poi il virus ha iniziato a mutare geneticamente e a fondere i propri genomi con quelli dell'uomo, arrivando infine a mietere centinaia di migliaia di vittime.

Link per approfondimenti sulla teoria : Una fusione tra due genomi : L'ultima teoria sul coronavirus

Mappatura del genoma

Finisce qui l'undicesimo post di Fondere, alla prossima!

sabato 18 aprile 2020

L'evoluzione del verbo fondere nella tecnologia

Buongiorno e benvenuti in questo nuovo post!

All'interno del post di oggi andremo ad analizzare l'evoluzione del verbo fondere nella tecnologia, quindi come sia passato dalle fonderie della Prima Rivoluzione Industriale all'Industria 4.0 .

Come abbiamo già approfondito nei post precedenti (La propaganda nell'industria fondiaria) , il verbo fondere è molto legato al XVIII secolo, periodo in cui le varie fabbriche fondevano e producevano armi o attrezzi utili all'economia.
Al giorno d'oggi, invece, questo verbo assume un altro significato nella tecnologia : quello di "unire".
Infatti, nell'era digitale, la fusione e l'unione tra più ambiti della tecnologia è diventato un aspetto fondamentale al fine di progredire ed evolversi. Possiamo pensare ad esempio alla rete, a internet, e a  come ormai sia tutto unito attraverso lo sviluppo di nuovi software o dei più comuni social network.

Il mondo unificato dalla rete


La fusione è dunque una caratteristica significativa di questa era contemporanea, in cui ogni cosa è legata all'altra nonostante a volte non ne siamo così consapevoli.

"All things by immortal power, near or far, hiddenly to each other link-ed are, that thou canst not stir a flower without troubling of a star"
- Francis Thompson (1859-1907), The Mistress of Vision . 


venerdì 17 aprile 2020

STEP #10 : Ciak! Si fonde!

Siamo ormai arrivati al decimo post del blog, e finalmente parliamo di cinema!

Infatti, in questo nuovo post vi mostrerò una scena di un film che ben rappresenta l'azione del verbo fondere.

Il film di cui mostrerò la sequenza è "Lo Hobbit : La desolazione di Smaug", una storia tratta dall'omonimo libro scritto da John Ronald Reuel Tolkien.
E' una scena in cui i protagonisti del film cercano attirare un drago all'interno di una fonderia.
Vi lascio alla clip, buona visione!




lunedì 13 aprile 2020

STEP #09 : Fondere nella scultura e nella pittura

Eccoci di nuovo in un altro post del blog!

Questa mattina vi mostrerò due opere artistiche che hanno a che fare con il verbo fondere.
Si tratta di una scultura e di un dipinto che ben rappresentano il verbo sopracitato.

La prima opera che voglio presentarvi è la scultura di un fonditore, quindi colui che lavora in una fonderia e addetto a lavori di fusione.

Giuseppe Graziosi, Il Fonditore, 1899, Palazzo dei Musei  -  Modena

E' una scultura che l'artista Graziosi dedica al mondo operaio, a cui fu molto legato tramite la frequentazione della Fonderia del Pignone di Firenze.

La seconda opera è un dipinto ritraente l'interno di una fonderia.

Josef Stolovsky, Interno di fonderia, 1920-1930, Museo del Castello di Bardi - Parma
Questo dipinto fa parte di una collezione di decine di quadri che rappresentano il mondo del lavoro, in questo caso una fonderia al cui interno troviamo gli operai.

A presto con la prossima pubblicazione!

sabato 11 aprile 2020

STEP #08 : Un salto nella storia della tecnologia del verbo fondere

Benvenuti in quest'ottava pubblicazione del blog

Oggi andremo a studiare la presenza del verbo fondere e tutto ciò che gli circonda nel corso della storia della tecnologia fino al 500 d.C. .

Mediante una semplice ricerca, si può trovare la presenza di forni o fonderie nell'Antico Egitto.
Questa grande civiltà che visse per 4000 anni (dal 3900 a.C. al 342 a.C.) considerava la metallurgia un fenomeno sacro, e conferiva al fabbro un ruolo determinante, poichè capace di dominare il fuoco e trasformare i metalli preziosi.

L'Antico Egitto possedeva molte risorse e giacimenti di rame, un metallo molto utile alla fabbricazione di utensili, quindi estremamente prezioso.

Un'altra tecnica di fusione oltre a quella dei metalli è quella del vetro, tecnica molto diffusa nell'Antico Egitto

Dipinto di vetrai nell'Antico Egitto

Per ottenere una pasta vetrosa simile al nostro vetro i vetrai egiziani fondevano polvere di quarzo e cenere.

Un'altra grande civiltà ad aver sviluppato la fonderia e la metallurgia furono i Romani, che possedevano diverse fonderie nelle proprie città. Venivano poste all'esterno delle mura, di modo che se fosse scoppiato un incendio sarebbe rimasto isolato.
Esisteva anche una fonderia pubblica, che equivale oggi alla Zecca dello Stato, cioè una fabbrica produttrice di monete che avevano i segni di riconoscimento della fonderia.

E qui finisce questo post sulla storia antica del verbo fondere!

Alla prossima!


venerdì 10 aprile 2020

STEP #07 : L'azione nella poesia

Ciao a tutti e benvenuti in questo post riguardante il verbo "fondere" nella poesia!

Come nel precedente post, andremo a ricercare la nostra azione in alcuni testi, questa volta però saranno presi in considerazione i testi poetici. Iniziamo!

Il primo testo poetico in cui si trova la parola fondere è già stato analizzato nel POST #02 (Fondere : Torniamo alle origini), e si tratta della Divina Commedia di Dante Alighieri, quindi per chi si fosse perso il post può recuperarlo facilmente tramite il link inserito tra le parentesi.

Esiste una poesia di Giacomo Zanella, un poeta e traduttore italiano (1820-1888), chiamata "La bottega del fabbro", in cui l'autore descrive il personaggio e il mestiere del fabbro, professione strettamente legata al verbo fondere.

 Ecco la poesia :

Dall'alba a sera, di settimana
in settimana, sovra l'incude,
come i rintocchi d'una campana,
  suonano i colpi del martel rude;
sulle stridenti braci, il ventoso
mantice anela senza riposo.
I fanciulletti,  che dalla scuola 
tornano, all'uscio fermano il passo
e contemplando senza parola
stanno il martello, che or alto or basso
fuor della soglia correre a mille,
come la pula, fa le scintille.

Possiamo notare come il verbo fondere viene utilizzato nel corso dei secoli, infatti se nel 1200 Dante Alighieri usava l'azione nel significato di "versare", Giacomo Zanella nel IX secolo lo utilizza nella funzione del fabbro, quindi un significato più "industriale".

Questo post sulla poesia del verbo fondere finisce qui, ci vediamo alla prossima pubblicazione in cui andremo a ricercare il nostro verbo all'interno della storia della tecnologia sino al 500 d.C. .

A presto!



martedì 7 aprile 2020

STEP #06 : Fondere nella letteratura

Bentornati sul mio blog a tutti!

Anche in questo post andremo ad approfondire l'importanza che può assumere la parola "fondere" nella letteratura, infatti andremo a ricercare non solo la presenza e l'occorrenza del verbo, ma la rilevanza e la centralità di quest'ultimo all'interno di testi letterari sia moderni che non.

Il primo testo letterario di cui andremo a parlare si intitola "Il gioco favorito" del 1963 di Leonard Cohen, la storia della giovinezza di Lawrence Breavman, figlio unico di una ricca famiglia ebrea di Montreal e alter ego dell'autore.

Copertina del libro "Il gioco preferito" di Leonard Cohen


All'interno del testo troviamo ad esempio la dicitura :

"Durante una delle sue passeggiate lungo il fronte del porto di Montreal passò davanti a una fonderia che lavorava l'ottone, una piccola ditta che fabbricava accessori per il bagno. C'era una finestra aperta e lui guardò dentro. L'aria era piena di fumo. Rumore forte e incessante di macchinari."

Troviamo quindi la descrizione di una fonderia, parola strettamente collegata al nostro verbo.

Un altro testo in cui non c'è una presenza della parola "fondere" ma troviamo la descrizione di un fabbro è "Grandi speranze" di Charles Dickens del 1860.

Copertina del romanzo "Grandi speranze" di Charles Dickens


Il romanzo ha come protagonista Pip, un orfano che all'inizio della vicenda ha poco più di sei anni; vive assieme alla sorella, di molti anni più grande, ed al marito di lei. I rapporti con la sorella non sono molto buoni, mentre Pip è molto affezionato al cognato fabbro Joe Gargery.
Ed è proprio Joe che si "descrive" parlando con Pip :

"[...] E metti che un giorno ti va di vedermi, non ci trovi mica troppo da ridire, se
vieni e ti affacci alla finestra della fucina e lì dentro ci vedi Joe il fabbro che lavora come
una volta vicino alla vecchia incudine, col suo vecchio grembiule bruciacchiato addosso."

Finisce qui questo post riguardante il verbo fondere nella letteratura.

Ci vediamo al prossimo post!!

domenica 5 aprile 2020

STEP #05 : La propaganda nell'industria fondiaria

Buongiorno a tutti in questa nuova pagina del blog!

Dopo aver parlato di significati e origini della parola fondere, di mitologia, in questo post andremo ad analizzare e a ricercare le pubblicità riguardo le fonderie di un tempo.

Manifesto Unione nazionale Fonderie caratteri Augusta (1912)


Partiamo subito con una società nata dalla fusione di due fonderie, una torinese e una milanese. Questa azienda era una fonderia di caratteri, ma si occupava anche della fabbricazione di macchine tipografiche.
Questa pubblicità è del 1912.

Annuncio pubblicitario dello Stabilimento Metallurgico Ansaldo (1920)

Questa è invece un annuncio pubblicitario del 1920 di uno stabilimento metallurgico, più precisamente della Fondazione Ansaldo.
Era una fondazione che si occupava dell'attività produttiva meccanica, siderurgica ed elettromeccanica. Adesso, invece, si occupa della valorizzazione e della promozione del patrimonio culturale rappresentato dalle tecniche imprenditoriali dell'industria ligure.

E anche in questo post abbiamo scoperto qualcosa di nuovo riguardo il verbo fondere!

Ci vediamo alla prossima pubblicazione!!

mercoledì 1 aprile 2020

STEP #04 : Efesto : il Dio delle fucine

Bentornati a tutti voi in questo quarto post del blog!

All'interno del post di oggi andremo a studiare e a ricercare la storia del Dio Efesto, ossia il Signore dell'ingegneria, delle fucine, del fuoco e della metallurgia.

Disegno fantasy di Efesto, il Dio del fuoco


Efesto era molto legato alla parola fondere, poichè fabbricava armi e costruiva mezzi con i suoi forni e le sue incudini.
Figlio di Era, Efesto venne gettato dall'Olimpo poichè brutto e cattivo di carattere e d'aspetto. Giunto sulla Terra, dopo aver passato giorni e notti a cadere, Efesto finì nell'oceano, dove venne allevato dalle Nereidi (ninfe marine). Quest'ultime dettero in dono al Dio del fuoco una fucina, in cui egli potè costruire elmi, scettri, armature e carri per altri Dei.
Efesto, però, voleva vendicarsi di sua madre Era, così decise di costruire un trono dorato e di darlo in dono alla sovrana dell'Olimpo.
Appena Era si sedette sul trono, rimase imprigionata. Così gli altri Dei implorarono Efesto di liberare Era, ma lui rigettò più volte la richiesta.
Allora Dionisio, il Dio del vino, scese sulla terra e fece ubriacare Efesto, in modo tale da portarlo sull'Olimpo e convincerlo a liberare Era, e così fu.

Infine Efesto, data la brutta fama che si era creato, decise di ritornare sulla terra e lasciare per sempre l'Olimpo.
Possiamo quindi notare come il verbo tema di questo blog si leghi anche ad una figura divina appartenente alla mitologia greca.

Ci vediamo al prossimo post!

A presto!!